Segnali incoraggianti per la Casa Bianca alla vigilia delle elezioni di medio termine arrivano dal mercato del lavoro. A settembre il tasso di disoccupazione statunitense è sceso al 5,9%, ai minimi da sei anni. <br /><br />Le buste paga (settore agricolo escluso) sono cresciute di 248 mila unità. Ben al di sopra delle previsioni degli analisti, che incassano anche una revisione al rialzo per luglio e agosto. <br /><br />Certo, la partecipazione alla forza-lavoro (chi ha un impiego o lo sta cercando) è ai minimi storici. Ma anche gli indicatori che tengono conto degli “scoraggiati” si vanno rafforzando.<br /><br />I riflettori si spostano ora sulla Federal Reserve, che a fine ottobre chiuderà il rubinetto degli stimoli. La solidità della ripresa spinge gli osservatori a interrogarsi sul futuro rialzo dei tassi, ma per la Fed rimangono margini di miglioramento, ad esempio nei salari e nell’inflazione.<br /><br />Positiva la reazione dei mercati, con Wall Street che apre all’insegna dei guadagni in tutti i settori: titoli, bond del Tesoro e banconota verde. L’influsso positivo tocca anche i listini del Vecchio Continente, che recuperano terreno dopo il profondo rosso di giovedì.